Quando il 31 dicembre 2019, prossimi alla mezzanotte, abbiamo iniziato il conto alla rovescia con la nostra bottiglia di bollicine pronta per essere stappata, di certo non immaginavamo cosa sarebbe accaduto nel nuovo anno.

Inutile nasconderlo, il 2020 si è rilevato un anno davvero difficile per tutti, che ha colpito tutti noi come persone, dal punto di vista privato – famigliare e dal punto di vista economico, come aziende.

L’effetto Covid-19 sul settore del vino in Italia

A Maggio il Sole 24 Ore ha pubblicato una prima previsione sull’effetto del Covid-19 sul settore italiano del vino indicando un calo del fatturato 2020 fino a circa 2 miliardi di euro in meno, frutto di minori vendite nazionali ed estere, con una riduzione stimabile tra il 20% e il 25% rispetto al 2019.

Sono i numeri emersi dall’Area studi di Mediobanca nell’indagine sul settore vinicolo nazionale e internazionale che ha coinvolto le 215 principali società di capitali italiane, con fatturato 2018 superiore ai 20 milioni di euro, e 14 imprese internazionali quotate, con fatturato superiore a 150 milioni di euro.

Non sono ancora noti i numeri ufficiali definitivi, ma è piuttosto facile per gli addetti al settore fare le prime valutazioni. Se da un lato è cresciuto – o almeno si è mantenuto costante – il consumo al dettaglio, nella Gdo e l’e-commerce, dall’altro lato la chiusura dei confini internazionali al flusso turistico e, in generale, la forte contrazione del turismo alto spendente, ha generato una forte incidenza negativa sul canale dell’Ho.Re.Ca. Incidenza che ha subito il tracollo definitivo a causa delle limitazioni degli esercizi commerciali dovute alle zone di differente colore nel nostro Paese.

Federvini ha reso noto infine, grazie ad una ricerca commissionata a TradeLab, che se nel 2019 il valore complessivo nel consumo fuori casa per il settore vini è stato di oltre 2,3 miliardi di euro, quest’anno la contrazione non permetterà di arrivare a 1,4 miliardi di euro, ossia quasi -40% (dati aggiornati a novembre 2020). La percentuale potrebbe salire al -70% se includiamo i numeri mancati di fine anno, periodo in cui si concentra maggiormente il consumo fuori casa.

Le strategie di Agenxia per reagire alla pandemia

Inutile nascondersi dietro a un dito: anche la nostra agenzia di distribuzione vini ha subito inevitabilmente un forte contraccolpo. Sebbene Agenxia sia un’azienda sana che affonda le sue radici in un terreno solido, in questi mesi abbiamo cercato di capire come fare per salvaguardare il nostro business tutelando da una parte le aziende vinicole rappresentate e dall’altro i nostri clienti del settore Ho.Re.Ca.

Prima di tutto il cliente

Durante il periodo di apertura di ristoranti e bar abbiamo aiutato e supportato i nostri clienti grazie a speciali accordi con le cantine vinicole che hanno reso più flessibili le condizioni d’acquisto.  Come?

Riducendo per esempio il numero minimo d’ordine di bottiglie, di solito condizione imprescindibile per avviare un rapporto di collaborazione continuativo. Un’azione che si è rivelata vincente visto che nel periodo estivo, il settore della ristorazione è ripartito con successo.

È stato ovvio e inevitabile che l’e-commerce abbia rappresentato un’opportunità di business e un “salvagente” per Agenxia, ma questo non ci ha impedito di seguire un’altra fascia di clienti molto rappresentativi dell’Ho.Re.Ca. a cui teniamo molto: stiamo parlando dei canali di vendita tradizionali come enoteche e gastronomie, la cui tutela ha richiesto molto impegno e costanza, ma che ci ha riempito di orgoglio e soddisfazione. Luoghi frequentati dai veri appassionati, i cosiddetti wine lovers, che hanno meritato un’attenzione particolare da parte dei nostri wine specialist.

Proprio per questo abbiamo deciso consapevolmente, tra le alte cose, di non perseguire la strategia della distribuzione autonoma, adottata da diversi nostri competitors. Un’azione che avrebbe danneggiato il business delle enoteche per esempio.

Non ci fermiamo mai: il catalogo si rinnova

Esatto, non ci fermiamo mai. Anzi siamo convinti che i periodi di stallo debbano essere sfruttati per fare ricerca, studiare nuove strategie, ideare nuovi progetti.

Per questo stiamo lavorando al nostro catalogo vini attraverso una riorganizzazione strategica che vedrà la luce nel 2021 e che, siamo sicuri, darà grandi soddisfazioni. A noi e ai nostri clienti. È noto infatti quanto teniamo ad offrire un ventaglio di proposte che siano esclusive, mai scontate, ma allo stesso tempo omogenee e che comprendono case vinicole di prestigio.

Come non ricordare per esempio il 2020 per il grande ingresso in Agenxia di Hofstatter, l’azienda fondata nel 1907 nonché una delle più importanti realtà vinicole del Südtirol. È stato un peccato non aver potuto dare il giusto avviamento a questa nuova collaborazione, ma siamo sicuri che il 2021 potrà riservarci delle sorprese.

Buon 2021

Cosa ci riserverà il futuro? Ancora non lo sappiamo, ma di certo la nostra agenzia distribuzione vini sta lavorando affinché il 2021 possa avere un altro percorso.

A tutti voi, clienti, partner, amici e collaboratori, auguriamo una ripartenza esplosiva, perché solo dopo un anno come il 2020 è possibile ricominciare a crescere e collezionare successi.