Siamo a ridosso delle festività natalizie e ristoranti e locali inizieranno a fare le loro proposte dei menu per i giorni di festa. Trattandosi spesso di menu fissi, nasce il problema di decidere quali vini inserire in carta da abbinare ai classici piatti della tradizione.
Agenxia vi viene in soccorso consigliandovi tra i suoi prodotti migliori i grandi vini per le feste, suddivisi per evento e portata. Prima di iniziare, che si tratti di Natale o Capodanno, vogliamo anche consigliarvi l’acqua minerale Maniva, prodotta dalle fonti dell’omonimo monte sulle Alpi Retiche.
La cena della vigilia
Solitamente, nella scelta dei grandi vini per le feste, la cena della Vigilia di Natale è a base di pesce: Dal salmone ai crostacei di antipasto, passando per il baccalà e l’anguilla, fino a gamberi e gamberoni – senza dimenticare i pesci al forno.
Tale tradizione non viene sempre rispettata: non ce ne vogliano gli integralisti, ma per i motivi più svariati, che vanno dalla posizione geografica all’interpretazione personale dei cuochi, il menu possa anche comprendere piatti di terra.
Per i nostri scopi, considereremo però quella della Vigilia come una cena di pesce ed è quindi più che naturale che i protagonisti siano i grandi bianchi e le bollicine.
Iniziamo quindi con una grande bolla: “Bagnadore” Dosaggio Zero 2014 del Barone Pizzini, un Franciacorta che può accompagnarvi dall’antipasto alla fine del menu, dolci esclusi. Ma perché limitarsi?
Con i primi, volendo restare sulle bollicine, suggeriamo “Unique” Rosè Brut Metodo Classico di Medici Ermete; se invece preferite passare ai fermi, scendiamo in Abruzzo, nella cantina Antonini, che propone un Trebbiano DOC del 2021.
Arrivati al secondo, suggeriamo di abbandonare le bolle e dedicarsi a qualcosa di più strutturato: ci viene in soccorso il “Poggio alle Gazze”, un Sauvignon Blanc IGT del 2020 di Tenuta dell’Ornellaia – ci sembra un nome abbastanza importante tra i grandi vini per le feste!
In alternativa, per chi volesse provare un abbinamento atipico (per la stagione), troviamo il “Castello di Pomino”, un rosé Metodo Classico DOC Millesimato del 2017 prodotto dalla cantina Marchesi de’ Frescobaldi.
Con gli immancabili contorni, scendiamo ancora più a sud, in Sicilia, dove la cantina Mandrarossa mette sul tavolo “Urrà di Mare”, un Sauvignon Blanc del 2021. Per gli amanti del nord invece, suggeriamo “Monte Grande” Soave DOC Classico, annata 2020 dell’azienda Graziano Prà.
Sempre Prà ci spalancherà la porta dei dolci con il suo Passito Bianco “Delle Fontane”, un IGT del 2021 che non vi deluderà!
Vini pregiati per il pranzo di Natale: aperitivo e primo piatto
Dopo la scorpacciata di pesce della Vigilia, è il momento di calare in tavola gli assi rossi, ma non prima di aver preparato il palato durante l’aperitivo con il “Campofalco” Valdobbiadene DOCG Brut BIO del 2021 di Canevel.
L’avvicinamento ai grandi rossi potrebbe passare a un rosato durante gli antipasti: in questo caso, il “Phermento” Rosè Metodo Ancestrale di Medici Ermete può essere un’ottima scelta. In alternativa, c’è il “Sant´Emiliano” Valtenesi Rosè Doc del 2021 di Pratello.
Arriva quindi il momento che tutti aspettano (o almeno, noi) nella scelta dei grandi vini per le feste: il primo di Natale! Qui proponiamo una doppia scelta che contrappone un rosso più fine, il “Barthenau Vigna Sant’Urbano”, un Pinot Nero dell’Alto Adige del 2018 di Hofstatter, a un più robusto “Cantari”, l’Aglianico Sannio Dop Riserva del 2015 de La Guardiense. Tra l’altro, visto che spesso i primi viaggiano in coppia, è anche possibile degustarli entrambi senza offendere nessuno!
Pranzo di Natale al ristorante: quale vino abbinare ai secondi piatti
Solitamente, anche i secondi non arrivano mai da soli, quindi ci sentiamo anche in questo caso di stappare due rossi diversi. Siamo nel cuore del pranzo forse più importante dell’anno, quindi scegliamo di andare sul sicuro con un Amarone della Valpolicella Classico DOCG, il “Campolongo di Torbe” del 2013 prodotto da Masi. Per gli amanti dell’estero, della Francia in particolare, Deluxe Wine offre il Pinot Noir “Domaine Marguerite Carillon”, un Borgogna del 2018. Che chic!
E non la vuoi fare un’insalata di rinforzo, il giorno di Natale? Gli ingredienti particolari di questo contorno ricco e saporito gli conferiscono un gusto acido e succulento, un gioco di equilibrio tra salato e acido, che impone un vino morbido come il “Madre Chiesa”, un Morellino di Scansano Riserva CRU del 2018 dell’azienda Terenzi.
I vini di Natale per formaggi e dolci
Se siete riusciti ad arrivare fin qui, intanto complimenti. Ma non pensate di essere alla fine, perché abbiamo ancora diversi grandi vini per le feste da proporvi.
Anche coi formaggi, la scelta è duplice e proponiamo due tra i più importanti vini rossi italiani: l’Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva del 2012 delle Terre di Leone, oppure il “Cannubi”, il Barolo DOCG del 2018 di Michele Chiarlo.
E ora parliamo…di dolci! Senza paura di sbagliare, ci sentiamo di consigliarvi un “Nectaris” Kerner Passito Alto Adige, DOC dell’annata 2019, prodotto da Valle Isarco.
Dopo il caffè, per mandare giù tutto questo ben di Dio, serve un digestivo: Villa de Varda ci viene in soccorso con “Elixir Sancti Vigilii”, un amaro di erbe e radici da 28° che, siamo sicuri, sarà in grado di sciogliervi tutto, anche “il mantecato de mamma”.
Cena del veglione di Capodanno: quale vino bere
Arrivare con la fame a Capodanno non è da tutti, ma sappiamo che il classico cenone del veglione al ristorante o a casa necessita di essere accompagnato da grandi vini pregiati.
Dato l’elevato numero di portate e la potenziale (anzi, sicura!) sovrapposizione di piatti a base di carne e pesce, è necessario essere pronti a saltare tra bianchi e rossi – oppure, potete decidere di intraprendere con costanza una delle due vie: i prodotti non mancano!
L’aperitivo impone una bollicina atipica: Frescobaldi produce il fantastico “Leonia”, Spumante Brut Metodo Classico DOC, che vi preparerà il palato. Canevel invece, mette in tavola il suo “Setàge”, Valdobbiadene DOCG Extra Dry del 2021.
Gli antipasti di Capodanno non si contano, quindi dobbiamo essere preparati. Solitamente si tratta di canapè e piatti “a buffet”, quindi siamo abbastanza convinti che un bianco possa soddisfare le esigenze di tutti. La Cantina del Vermentino propone un classico “Funtanaliras”, un Vermentino di Gallura DOCG ´Selezione ORO´ del 2021. Se invece siete più della scuola del Vermentino ligure, le Cantine LVNAE hanno un ottimo “Etichetta Nera” Colli di Luni DOC del 2021. Qualsiasi sia la scelta, siamo sicuri che se ne stapperanno un sacco di bottiglie!
Solitamente, tra i primi ne troviamo uno di mare e uno di terra: abbiamo la soluzione per entrambi! Per il pesce, un Rosato del Salento IGT del 2020, il “Vigna Mazzì” di Rosa del Golfo. Per il piatto di terra invece, Marziano Abbona dispone del suo “Papà Celso”, un Dolcetto di Dogliani DOCG del 2021.
Siamo ai secondi. Anche qui, doppia scelta: il bianco è “Il Rivale 90+10”, un Lugana DOC del 2020 di Pratello; il rosso è il Nebbiolo Langhe DOC di Massolino.
Anche a Capodanno non può mancare il piatto dei grandi formaggi, e qui non c’è molto da guardarsi intorno, perché a parere nostro un nome svetta su tutti gli altri: il “San Leonardo” Rosso Vigneti delle Dolomiti IGT annata 2017, un taglio bordolese dall’incredibile eleganza e prodotto solo nelle annate più importanti.
I vini per il brindisi di mezzanotte
Siamo in dirittura d’arrivo e coi dolci, dal tiramisù al classico pandoro, sono vietate le bollicine (ci sarà tempo dopo). Anche qui, doppia scelta: Terenzi propone un Passito da Uve Petit Manseng IGT, annata 2018; Masi invece cala il suo asso, un Recioto della Valpolicella Classico DOCG, l’Angelorum anch’esso del 2018.
Mezzanotte si avvicina, ma c’è ancora tempo per il caffè. Anche qui non si scappa: Villa de Varda produce la “Triè”, una grappa riserva del Trentino a 40° che promette di aiutarvi ad arrivare a mezzanotte.
E qui, la bollicina è d’obbligo: per un’occasione importante come il brindisi di mezzanotte, non possiamo lesinare. Fortunatamente, la Tenuta San Leonardo ha in cantina un “Marchesi Guerrieri Gonzaga Riserva Privata”, uno spumante metodo classico Riserva 60 Mesi Blanc del Blanc, Trento DOC Millesimato 2015. Impossibile sbagliare!
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