Il vino italiano è un prodotto di eccellenza, capace di evolversi e adattarsi ai cambiamenti dei gusti e delle esigenze dei consumatori. La combinazione di tradizione e innovazione, di qualità e sostenibilità, è la chiave per il successo futuro del settore vitivinicolo italiano.
Il trend del vino in Italia nel 2025 indica una direzione piuttosto chiara verso un ritorno alle origini, con una maggiore attenzione alla qualità, alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio. Allo stesso tempo, l’innovazione e la sperimentazione giocano un ruolo fondamentale nel rinnovare l’offerta e nel conquistare nuovi consumatori.
Il panorama enologico italiano, da sempre sinonimo di tradizione e qualità, sta vivendo una profonda trasformazione. Nel 2025, le tendenze del vino si orientano verso un consumatore sempre più attento alla salute, all’ambiente e alla ricerca di esperienze uniche.
Le parole chiave che contraddistingueranno il trend del vino italiano nel 2025 sono quindi essenzialmente tre: biologico, leggero e innovativo.
Il trionfo del biologico
Come affermato da Neil McAndrew, consulente nel settore vinicolo e della campagna di comunicazione dell’Unione Europea “More Than Only Food and Drink”, la crescente consapevolezza dei consumatori riguardo all’impatto ambientale e sulla salute dei prodotti alimentari ha dato un forte impulso alla produzione di vini biologici. In Italia, questa tendenza è particolarmente evidente, con un numero sempre maggiore di aziende vitivinicole che adottano pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ecosistema.
- Perché il biologico piace? I vini biologici sono apprezzati per il loro gusto autentico, privo di residui chimici, e per la loro capacità di esprimere al meglio le caratteristiche del terroir. Inoltre, la scelta di un vino biologico è un modo per sostenere un’agricoltura più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
- Quali sono i vantaggi del biologico? Oltre ai benefici per la salute e l’ambiente, i vini biologici offrono un’esperienza di degustazione più autentica e appagante. La minore presenza di solfiti e altri additivi chimici consente di apprezzare più pienamente gli aromi e i sapori del vino.
L’Unione Europea sotto questo punto di vista è un passo avanti rispetto ad altre aree del mondo: qui si coltiva infatti il 90% delle uve utilizzate per il vino biologico di tutto il mondo, con Francia, Italia e Spagna in prima linea nella produzione sostenibile e innovativa. Vengono in particolare citati i vini dell’Alto Adige come esempio virtuoso, al pari degli Alentejo portoghesi.
Il successo dei vini a bassa gradazione…e la rivincita delle bollicine
Tra i trend del vino in Italia nel 2025 in forte crescita vi è quella dei vini a bassa gradazione alcolica. Questo trend è favorito da un cambiamento dei gusti dei consumatori, sempre più alla ricerca di bevande più leggere e rinfrescanti, da abbinare a una dieta equilibrata e ad uno stile di vita sano.
Vale la pena sottolineare come, negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature medie, è sempre più difficile trovare vini a bassa gradazione: le alte temperature, infatti, tendono ad aumentare il tenore zuccherino, e quindi l’alcolicità media, dell’uva. Esistono però modi (come indicato più avanti) per bilanciare questa situazione.
- Perché si scelgono i vini a bassa gradazione? I vini a bassa gradazione sono ideali per chi desidera gustare un buon bicchiere di vino senza sentirsi appesantito. Inoltre, sono perfetti per accompagnare pasti leggeri e per essere consumati durante le ore più calde della giornata.
- Come si ottengono vini a bassa gradazione? Esistono diverse tecniche per produrre vini a bassa gradazione, come l’interruzione della fermentazione, la filtrazione e l’aggiunta di acqua. Il risultato sono vini più freschi, fruttati e con un minore impatto alcolico.
Questa tendenza viene d’altro canto contrastata dal rilancio dalla crescita delle bollicine: metodo classico, metodo charmat, metodo ancestrale, blanc de blancs, blanc de noir, rosé. Un’ampia scelta che permette di coprire i diversi momenti della giornata ed occasioni speciali.
I vini naturali
Anche i vini naturali rappresentano un punto di approdo per il wine trend 2025 in Italia. I vini naturali sono prodotti seguendo un approccio enologico che mira a minimizzare l’intervento umano nel processo di vinificazione. Si tratta di vini ottenuti da uve biologiche, fermentati spontaneamente con lieviti indigeni e senza l’aggiunta di solfiti o altri prodotti chimici.
Le caratteristiche principali dei vini naturali sono:
- fermentazione spontanea: i lieviti presenti naturalmente sull’uva avviano la fermentazione, senza l’aggiunta di lieviti selezionati.
- assenza di solfiti: i solfiti, comunemente utilizzati in enologia come antiossidanti e antisettici, sono quasi del tutto assenti o presenti in quantità minime.
- vinificazione non invasiva: si utilizzano tecniche di vinificazione tradizionali e poco invasive, evitando filtrazioni e chiarifiche eccessive.
I vini naturali esprimono in modo più autentico le caratteristiche del terroir e del vitigno, offrendo un’esperienza di degustazione unica e sincera. Inoltre, l’assenza di solfiti e di altri additivi chimici rende i vini naturali più digeribili e meno allergenici. Infine, la produzione di vini naturali è più rispettosa dell’ambiente, poiché si basa su pratiche agricole biologiche e su un approccio enologico meno invasivo.
L’innovazione al servizio del vino
Il settore vitivinicolo italiano è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più esigente e curioso. L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando il modo di produrre e consumare il vino, aprendo la strada a nuove esperienze sensoriali.
Quali sono le innovazioni nel mondo del vino? Tra le innovazioni più interessanti troviamo l’utilizzo di nuove varietà di uve, l’applicazione di tecniche di vinificazione all’avanguardia, la creazione di etichette interattive e l’utilizzo di chatbot per consigliare i vini in base ai gusti personali.
Come l’innovazione sta cambiando il vino? L’innovazione sta rendendo il vino più accessibile e divertente, consentendo ai consumatori di scoprire nuovi abbinamenti e di vivere esperienze uniche. Inoltre, sta contribuendo a rendere il settore vitivinicolo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
In conclusione…
Il trend del vino in Italia per il 2025 sembra già ben avviato e, oltre a quanto detto finora, potrà contare su altre frecce al proprio arco, come il ruolo dei sommelier e degli influencer, figure chiave nella promozione e nella diffusione della cultura del vino. Inoltre, l’impatto del turismo enogastronomico ha contribuito (e continua a farlo) a valorizzare i terreni viticoli italiani.
Non ci rimane quindi che osservare l’evoluzione (o l’involuzione) di questi trend continuando nella nostra missione di agenzia di distribuzione vini per il mondo della ristorazione e dell’Horeca e cioè proporre le migliori cantine vinicole italiane, e non, eccellenze del mondo wine and spirits.
Ndr: la fonte delle informazioni elaborate in questo articolo è Wine News e Ais Lazio.