Arte: qualsiasi forma di attività dell’uomo come riprova o esaltazione del suo talento inventivo e della sua capacità espressiva.

Stando alla definizione di arte, è innegabile come il vino sia de facto arte esso stesso e sappiamo bene come alcuni vini siano delle vere e proprie opere d’arte, che nulla hanno da invidiare a dipinti o libri. Il senso di anticipazione che si prova poco prima di stappare una bottiglia prestigiosa; il processo di degustazione (come descritto nel nostro blog); il ricordo che il vino lascia al naso e in bocca sono tutti elementi comuni alla fruizione di un’opera d’arte.

Il binomio vino e arte è uno degli elementi che stanno alla base della decisione di alcune case vinicole di unire un concetto di arte più diffuso, come la pittura e la scrittura, a quello più atipico della produzione del vino.

È innegabile che l’Italia abbia un bagaglio artistico decisamente ricco da mettere sul tavolo del connubio arte e vino: la componente artigianale che determina il successo del Made in Italy in diversi ambiti, dalla moda alla gastronomia, è un elemento legato in maniera intrinseca al nostro tessuto produttivo, del quale i grandi vini sono ambasciatori in tutto il mondo.

Vino è arte: la tenuta San Leonardo

Sono diverse le aziende che hanno deciso, e non solo in tempi recenti, di unire vino e arte per valorizzare ulteriormente i propri prodotti, ognuna a modo suo. La Tenuta San Leonardo, per esempio, situata a Borghetto all’Adige nella provincia di Trento, ha dato vita al progetto Arte a San Leonardo, aprendo un dialogo con l’arte contemporanea.

Per la durata di un anno, seguendo la ciclicità stagionale della produzione del vino, diversi artisti partecipano alla vita produttiva della tenuta, ricercando gli elementi che ne definiscono l’identità – dalla natura alle persone, dalla lavorazione del vino alla vita agricola – mettendole “in arte”: la creazione di un libro in edizione limitata e un’etichetta che veste un lotto di vino San Leonardo di quell’annata.

Arte è vino: il Supertuscan dell’Ornellaia

La tenuta dell’Ornellaia, il celebre Supertuscan prodotto a Bolgheri (Livorno), organizza ormai da anni (dall’uscita dell’Ornellaia 2006 per la precisione) l’iniziativa artistica Vendemmia d’Artista, evento benefico nel quale i proventi derivanti dalla vendita all’asta di bottiglie uniche, reinterpretate ogni anno da un’artista diverso, vengono devoluti in beneficenza.

Dal 2019 i proventi sono destinati alla Fondazione Solomon R. Guggenheim per il programma “Mind’s Eye” che aiuta le persone non vedenti o ipovedenti a sperimentare l’arte attraverso l’utilizzo di tutti i sensi.  Nello specifico, un artista contemporaneo firma un’opera d’arte creata appositamente per la tenuta e una serie di etichette in edizione limitata traendo ispirazione da una parola che descrive il carattere della nuova annata.

Il carattere di Ornellaia 2020 per esempio, la 15ma edizione di Vendemmia d’Artista, è “La Proporzione”, che evoca l’equilibrio perfetto delle singole parti e dell’unità. L’artista scelto per interpretare “La Proporzione” è Joseph Kosuth.

L’art park la court di Michele Chiarlo

L’azienda Michele Chiarlo, che produce in Piemonte su un terreno di 110 ettari tra Langhe, Monferrato e Gavi, è un altro esempio di come arte e vino siano due elementi che ben si sposano insieme.

Nella tenuta, a Castelnuovo Calcea, è situato infatti l’Art Park La Court: 20 ettari vitati che rappresentano un vero e proprio museo a cielo aperto che offre ai visitatori un’esperienza unica dal punto di vista paesaggistico legato all’enologia. Qui sono presenti monumentali opere di Emanuele Luzzati, Ugo Nespolo, Giancarlo Ferraris e Chris Bangle – solo per citare i nomi degli artisti principali – che sottolineano e valorizzano il rapporto tra l’uomo e la natura circostante. Nel parco, i visitatori possono personalizzare la propria esperienza in totale libertà grazie a una guida interattiva che fornisce informazioni sul luogo, il contesto produttivo, le opere e gli artisti.

Frescobaldi: il ritorno al mecenatismo

La storica Famiglia Frescobaldi, che da più di 700 anni produce vino in 9 tenute sparse sul territorio toscano, ha forse il legame più forte con il mondo dell’arte. La tradizione del mecenatismo portata avanti da Marchesi Frescobaldi, inizia nel Rinascimento, quando commissionava opere ad artisti come Brunelleschi e Donatello.

Oggi questa tradizione viene rinnovata grazie al progetto culturale “Artisti per Frescobaldi”: un percorso che coniuga vino e arte contemporanea nella tenuta di CastelGiocondo. Nel corso del tempo (nel 2023 si giunge alla sesta edizione) sono stati numerosi gli artisti che hanno partecipato a questa iniziativa, inizialmente concepita come Premio biennale e che dal 2023 si rinnova tornando alle sue origini di mecenatismo e concentrandosi sulla committenza.

Quest’anno, infatti, le opere realizzate al termine di una residenza artistica, sono state commissionate a due scultori: Daniela De Lorenzo e Massimo Bartolini, invitati a porre la propria esperienza e ricerca espressiva al servizio della Tenuta, realizzando progetti interamente concepiti per l’occasione.

La scultura di De Lorenzo è rappresentata da tre figure in bronzo dorato collocate sui muretti di contenimento della struttura che si affacciano sui filari della tenuta, evocando nei loro gesti semplici ed essenziali le diverse fasi della vita del vino, dalla fermentazione alla trasformazione del mosto sino alla maturazione, sottolineando il rapporto armonioso tra l’essere umano, il paesaggio e la natura.

La scultura in rovere stagionato di Bartolini rappresenta una polena, figura mitologica legata alla prua degli antichi velieri come dimostrazione della ricchezza del proprietario. La creatura, immortalata in un’espressione pensosa e rivolta in direzione del mare, è posizionata con l’intento di sorprendere il visitatore con la propria presenza, inattesa nella cornice verde del vigneto.

Il progetto scultoreo dei due artisti è completato dalla tradizionale realizzazione di un’inedita etichetta per un’edizione limitata e numerata di 111 bottiglie del vino CastelGiocondo Brunello di Montalcino 2018, che sarà presentata a settembre 2023. Si tratta del Premio Artisti per Frescobaldi il quale coinvolge tre artisti per ogni edizione, invitati a interpretare la tenuta di CastelGiocondo.

Il Premio viene assegnato da una giuria, formata da tre direttori di musei internazionali di Arte Contemporanea.

Photo credits: Michele Chiarlo website – Madre Natura di Emanuele Luzzati (photo by Andrea Pesce)